Omloop Het Nieuwsblad 2024, Arnaud De Lie: “Ero il più forte, ma la Visma ci ha fregato. Hanno giocato a poker e hanno vinto”

Arnaud De Lie esce rafforzato dalla Omloop Het Nieuwsblad 2024. Pronto a rispondere a tutte le azioni, il leader della Lotto Dtsny ha corso a viso aperto contro la Visma | Lease a Bike e malgrado il piazzamento finale non sia proprio all’altezza della prestazione, torna a casa a testa alta e con grande convinzione nei propri mezzi. Mai infatti sinora il giovane corridore vallone aveva dimostrato di poter essere con i migliori nelle classiche di primavera e quest’oggi lo è indubbiamente stato, tanto da sentirsi addirittura il più forte in alcuni frangenti.

“Mi piace quando la corsa esplode presto – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo – Già da Oudenaarde la corsa ha iniziato a entrare nel vivo ed è qualcosa che mi piace molto. Purtroppo non ha piovuto, ma queste condizioni mi piacciono. Dopo il Grammont tutti erano a tutta e la fatica ha fatto da padrona. Purtroppo è sempre complicato correre contro la Visma che ha tante carte quante ne posso contare con le mie due mani”.

Chiuso nella morsa della formazione neerlandese, ha comunque corso a viso aperto e non si è nascosto, facendo corsa parallela con Wout Van Aert per tutto il giorno. “Forse se fossimo rimasti noi sei fino al muro ce la potevamo giocare, ma la Visma ha giocato a poker e hanno vinto. Se la cavano bene a queste strategie. Anche se nelle carte a volte c’è anche fortuna, ma noi abbiamo preso fiducia oggi ed è importante in vista delle prossime corse”.

Concetti che ha ripreso e rilanciato ai nostri colleghi di RTBF: “Mi sentivo davvero bene. Loro erano in tre ma penso che avessero paura di noi. Se hai tre corridori e sai che puoi vincere, non attacchi, ma tiri. Alla fine ha vinto Tratnik, ma hanno rischiato. Onestamente, penso che i più forti fossimo io e Skujins, ma quando corri contro tre della stessa squadra non è semplice. Non siamo tutti Ian Stannard che ci è riuscito dieci anni fa. Sono comunque molto contento della forma, tutto pensavamo che non stavo bene, ma oggi ho mostrato che sto bene”.

Nella sua analisi ammette poi quello che co il senno di poi è stato un errore: “Siamo stati troppo gentili – aggiunge – Abbiamo collaborato quando c’era Jasper De Buyst e si sono formati i gruppi. Ma non stava a noi tirare, loro hanno tre volte il nostro budget. Devono essere loro a tirare. Ora lo sappiamo per la prossima volta, giocheremo anche noi a poker”.

Forte dunque la delusione per essersi fatto surclassare tatticamente quando sentiva di essere fisicamente il più forte: “Wout Van Aert mi chiedeva di tirare, ma mi fa ridere. Sono con tre Visma e se tiro finisce che mi fregano. Anche se alla fine ci siamo fatti fregare lo stesso. Bisogna sapersela giocare, ma ho capito che nei trenta chilometri finali ero il più forte, che è qualcosa di rassicurante”.

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